Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha partecipato all’inaugurazione della IX Conferenza degli Ambasciatori italiani, il 20 dicembre 2012. Nel suo apprezzato discorso il Presidente ha citato anche i diplomatici scrittori.
Ecco il passo del discorso nel quale è contenuto questo riferimento:
La Farnesina è una buona scuola per il servizio dello Stato. Lo dimostrano la professionalità e l’abnegazione con cui svolgete i vostri compiti, anche quando comportino sacrifici personali e famigliari. La vostra carriera è al tempo stesso aperta sul mondo e rappresentativa del nostro patrimonio nazionale.
E ha espresso ricche risorse di talento e di cultura. Ho appreso con qualche sorpresa e con vivo compiacimento che dal secondo dopoguerra ad oggi sono state circa mille le opere pubblicate da diplomatici italiani, dalla narrativa alla poesia, dalla storia alla saggistica, spaziando ben oltre i confini della vostra professione. Ho ben presente il geniale libro “L’Ambra del Baltico” di Boris Biancheri, che fu diplomatico di eccezionale spessore e signorilità: è stato ricordato nel corso di un’iniziativa promossa dalle tre Repubbliche baltiche col Museo di Villa Giulia. La bella e approfondita biografia di Curzio Malaparte, che ha meritato, al qui presente Maurizio Serra, Ambasciatore all’UNESCO, il prestigioso Premio Goncourt, è un recente esempio di questa vivacità intellettuale.
Chi fosse interessato a leggere tutto il discorso potrà consultarlo sul sito del Quirinale.
La lista dei libri pubblicati dai diplomatici è disponibile alla pagina:
http://baldi.diplomacy.edu