Claudio Miscia pubblica in portoghese il suo libro sul film di Scola ambientato in Angola

I libri scritti da diplomatici italiani sono per la maggior parte pubblicati in lingua italiana, ma ci sono anche diversi casi in cui sono disponibili in lingue diverse dalla nostra, soprattutto inglese e qualche volta francese. Non mancano tuttavia esempi di titoli che vengono tradotti in altre lingue, spesso legate al tema.

E’ questo il caso del libro del diplomatico Claudio Miscia, attualmente vice capo del Cerimoniale della Repubblica, dedicato ad un famoso film di Ettore Scola ambientato in Angola, originariamente pubblicato in italiano nel 2020, disponibile ora anche in lingua portoghese, in una traduzione curata dallo stesso autore.

In italiano il libro si intitola “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Angola?” mentre in portoghese ha un doppio titolo: “Um italiano em Angola – Perdidos na África” con riferimento al famoso il film di Ettore Scola che aveva come protagonisti Alberto Sordi e Nino Manfredi. Il film, infatti, uscì con due titoli diversi in Portogallo (il primo) ed in Brasile (il secondo).

La nuova versione portoghese non è una vera e propria traduzione di quella italiana, sebbene venga pubblicata successivamente. Poiché il libro si basa su una documentazione in lingua portoghese – non solo riviste, ma anche i fascicoli reperiti presso l’Archivio del Ministero degli Affari Esteri portoghese – è stata spesso la versione in italiano a dover comportare, a suo tempo, lo sforzo di traduzione. Inoltre, tenendo conto delle ovviamente diverse sensibilità tra Italia, Angola e Portogallo, le due versioni presentano numerose differenze. In un certo senso si può dire che Claudio Miscia, che è bilingue, ha lavorato in modo originale sia in italiano che in portoghese.

Ecco una breve descrizione del libro a cura dell’editore:
“Un viaggio sulle tracce del film girato nel 1968 da Ettore Scola. I personaggi, i luoghi, le musiche, gli aneddoti, analizzati nel loro contesto storico alla luce di una politica estera italiana audace e sorretta anche dal suo cinema. Uno studio basato su esplorazioni in Angola, interviste dei protagonisti o dei loro discendenti, articoli di stampa, documenti storici e diplomatici. Il rapporto con l’Africa, le celebrazioni del cinquantenario del film e quelle di Enrico Mattei. La prefazione è di Oscar Gil, probabilmente il più noto regista angolano”

Claudio Miscia, Um italiano em Angola. Perdidos na África. Na trilha do filme de Ettore Scola, Amazon, pp. 113. 

Il libro è disponibile, anche nella sua versione originale in italiano, su Amazon sia in versione cartacea e versione Kindle.

Claudio Miscia è nato a Roma il 18 maggio 1966 e si è laureato nel 1990 in Scienze Politiche all’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 1992 è diplomatico: ha lavorato a Zurigo e a Skopje. È stato Console Generale a Rosario (2005-2009) e Ambasciatore d’Italia a Luanda (2016-2020). Attualmente è Vice Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica. 

Una Guida all’Angola: l’ultimo libro di Giuseppe Mistretta

Mistretta_Guida_AngolaGiuseppe Mistretta, attualmente ambasciatore d’Italia in Etiopia, ha appena pubblicato una interessante ed originale guida sull’Angola (dove è stato Ambasciatore dal 2009 al 2014) di cui è coautore insieme a Federica Polselli. La guida, edita da Polaris, si intitola “Angola. Un Paese moderno nel centro dell’Africa” e come tutte le guide di questa casa editrice non è solo “turistica”, ma anche etnografica, culinaria, storiografica e sociologica.

Con questo libro, la passione di Giuseppe Mistretta per l’ Angola ha trovato una sua nuova espressione (dopo il libro storico Un Ponte Lungo Quattro Secoli, ediz. Gangemi). Si tratta dell’unica Guida in lingua italiana sull’Angola, e di una delle pochissime sul piano internazionale. La Guida – che mantiene le consuete, multiformi caratteristiche delle pubblicazioni Polaris – è arricchita da molte fotografie, a colori ed in bianco e nero, scattate dagli stessi autori, e dalla fotografa Stefania Casellato.

Ecco la scheda del libro elaborata dall’editore:
“Un viaggio in Angola non si giustifica soltanto per gli itinerari turistici, per il livello di accoglienza negli hotel, o per la percorribilità delle strade. Viaggiare in Angola vuol dire oggi imbattersi in un paese e in una popolazione in veloce movimento, in una terra in cui nello sguardo delle persone sfuma l’orrore delle tragedie trascorse e si dipinge invece l’aspettativa concreta di una vita migliore, nel segno della pace e del progresso. Visitare l’Angola vuol dire anche prendere visione diretta di una società e di una economia in fortissima crescita, dove i cambiamenti sono tutti estremamente dinamici e spesso sorprendenti. Vuol dire constatare ogni giorno l’apertura di un nuovo negozio, di un nuovo hotel, di un nuovo ristorante, o di un nuovo grattacielo di cui fino al giorno prima sembrava quasi che non vi fosse traccia. Vuol dire palpare con mano il ritmo incalzante del futuro, in un paese che simboleggia forse meglio di qualsiasi altro il ruggito della nuova Africa, agli albori del XXI secolo. Tuttavia, l’Angola rimane anche un Paese molto autentico, ricco di bellezze naturali poco conosciute, di itinerari misteriosi ed arcani, nei quali è piacevole inoltrarsi con lo spirito di un antico esploratore.”

Mistretta, Giuseppe – Polselli, Federica. Angola. Un Paese moderno nel centro dell’Africa, Polaris, Vicchio di Mugello , 2014, pp. 172, € 17,00.

Giuseppe Mistretta, nato a Palermo nel 1958, è un diplomatico che nel tempo libero scrive libri. Ha già pubblicato nel 2002 un “giallo” etnico-razziale dal titolo “Per conto del nero”, nel 2010 una raccolta di tre storie dal titolo “Nel Paese chiamato Alberi” e nel 2013 il saggio storico sui rapporti fra Italia e Angola “Un ponte lungo quattro secoli”. Ha collaborato per le pagine di “Repubblica” , il “Corriere della Sera” e “Capital”. Dal 2014 è Ambasciatore d’Italia in Etiopia. E’ stato dal 2009 al 2014 Ambasciatore d’Italia in Angola. Sue precedenti sedi di servizio sono state la Repubblica Democratica del Congo, gli Stati Uniti, la Libia e la Gran Bretagna.

I rapporti tra Italia e Angola nell’ultimo libro di Giuseppe Mistretta

Nel suo ultimo libro Giuseppe Mistretta, attuale Ambasciatore d’Italia in Angola, mette in luce il rapporto che lega l’Italia al Paese africano: un legame molto antico e molto particolare. Il volume si intitola “Un ponte lungo quattro secoli” (Gangemi, 2013) ha una prefazione di Franco Frattini e mira a colmare un vuoto di conoscenza e a portare alla ribalta la connessione straordinaria fra i due Paesi ed i due popoli.

mistretta_ponteEcco la scheda descrittiva preparata dall’editore:
“C’è un ponte ideale che unisce l’Angola e l’Italia. Lo sanno le persone che per interesse, passione personale o per lavoro si sono trovate o si trovano tuttora a percorrerlo. Situazioni casuali, o scelte strategiche lungimiranti, o entrambe le cose, hanno avvicinato nei secoli i due territori ed i due popoli, nonostante la geografia non aiuti. Queste pagine sono un racconto di fatti, personaggi, e accadimenti, ora seri e ora bizzarri, sui quali si è costruito, mattone dopo mattone, il ponte ideale, ma formidabilmente resistente, che unisce Roma e Luanda, ed i popoli dell’Angola e dell’Italia.”

Mistretta, Giuseppe. Un ponte lungo quattro secoli, Gangemi editore,  Roma, pp. 112, € 15.00.

Il libro può essere ordinato in libreria o tramite il sito dell’editore Gangemi (http://www.gangemi.com)
Giuseppe Mistretta, nato a Palermo nel 1958, è un funzionario diplomatico, che nel tempo libero scrive libri. Ha già pubblicato nel 2002 un “giallo” etnico-razziale dal titolo “Per conto del nero”, e nel 2010 una raccolta di tre storie dal titolo “Nel Paese chiamato Alberi”. Ha collaborato per le pagine di “Repubblica” , il “Corriere della Sera” e “Capital”. Dal 2009 è Ambasciatore d’Italia a Luanda , in Angola. Sue precedenti sedi di servizio sono state la Repubblica Democratica del Congo, gli Stati Uniti, la Libia e la Gran Bretagna.