“Out of it”. Una novella pubblicata da Elena Basile

Copertina Out of it di Elena BasileElena Basile ha pubblicato un nuovo libro di narrativa dal titolo “Out of it” (ilmiolibro.it, 2011)

Ecco una breve descrizione tratta dalla scheda dell’editore:

In “Out of It” due storie si intrecciano intorno ad una donna non più giovane che in un percorso non privo di cadute ritrova una forte tensione vitale. La storia romana insegue la protagonista nei suoi smarrimenti mal compresi da familiari e amici, l’altra ha luogo in Africa ed ha carattere epistolare. Nella corrispondenza con un’amica lontana che da anni non ha più rivisto, Anna Morelli si libera pian piano del dolore che non è stata in grado in passato di affrontare ed è cresciuto come un muro invisibile tra lei e il mondo circostante. Registro di un’esistenza che si sta  sgretolando, la scrittura è permeata da un velato misticismo. Nello smascheramento della ritualità di un quotidiano  privo di significato si ricreano pian piano le basi della speranza e della vita.

Basile Elena. Out of it, ilmiolibro.it, 2011, pp. 156, Euro 10

Il libro può essere acquistato esclusivamente online al sito dell’editore ilmiolibro.it:

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=632169

Elena Basile, diplomatico di carriera, attualmente in servizio presso la Direzione Affari Politici del Mae, ha vissuto per motivi di lavoro in
Madagascar, Canada, Ungheria e Portogallo. Oltre alla novella “Out of It”, ha scritto alcune raccolte di racconti. Ha vinto due premi letterari.

Le Memorie di Dedalo raccontate da Pasquale Baldocci

L’Amb. Pasquale Baldocci ha recentemente pubblicato, utilizzando lo pseudonimo di Andrea Bardi, un breve racconto dal titolo “Labirinti. Memorie di Dedalo” (Guerra edizioni, 2011). Si tratta di un interessante ed originale volumetto che unisce una particolare tecnica narrativa (intercalare nel testo le tre persone singolari dei verbi) con una tanto immaginaria quanto brillante ricostruzione di alcuni miti classici.

Un breve estratto dalla prefazione del libro:

“Il racconto richiede alcune precisazioni sui motivi che l’hanno ispirato: la rievocazione di un mito risalente alle origini della civiltà occidentale, estesa ad Ovest del Mar Egeo ancor prima che Odisseo varcasse le fatali Colonne. Anche se affiora nei pensieri di Dedalo la prevenzione a scrivere ricordi della propria esistenza, “Labirinti” non è la biografia trasposta dell’autore. Non è neppure la tentazione di immaginare un’era in cui non è agevole demarcare I confini fra Storia e leggenda, vicende umane e divine, arti e ricchezza, architettura e urbanistica, espansione dei traffici ed esplorazioni. Le confessioni di Dedalo apriranno piuttosto al lettore un’ipotesi di analogia fra Rinascimento ed epoche che procedono di oltre un millennio la Grecia classica (dall’introduzione al libro dell’autore).”

BARDI Andrea, Labirinti, Guerra edizioni, Perugia, 2011, pp. 37

Il volume, stampato in 500 copie, non è in commercio, ma la versione completa (ebook in formato PDF) può essere scaricata gratuitamente alla pagina: http://baldi.diplomacy.edu/baldocci
dove sono disponibili anche i testi di molti articoli pubblicati in passato da Pasquale Baldocci.

Pasquale Baldocci ha prestato servizio a Zagabria, Parigi (Rappresentanza presso l’OCSE), Saint Louis, Bucarest, Copenaghen, Basilea, Ankara, Berna. Ha negoziato programmi bilaterali di cooperazione allo sviluppo con vari paesi dell’Africa e dell’Asia. Ambasciatore in Tanzania dal 1989 al 1993, e’ stato successivamente Direttore Generale dell’Istituto Italo-Africano. Ha insegnato per molti anni Stile diplomatico e Storia dell’integrazione europea presso il Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche dell’Università di Trieste, sede di Gorizia.
E’ Presidente dell’ISPRI (Istituto per gli Studi di Previsione e le Ricerche Internazionali). Studioso di linguaggio diplomatico nelle sue diverse forme, collabora con varie riviste, fra le quali la Rivista di Studi Politici Internazionali, Nuova Antologia, Futuribili e Quaderni dell’ISIG (Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia).

Boris Biancheri e “L’elogio del silenzio”

L’Ambasciatore Boris Biancheri è sicuramente uno dei più conosciuti fra i diplomatici-scrittori italiani. In particolare i suoi libri di narrativa hanno sempre incontrato il favore del pubblico e della critica. Biancheri ha appena pubblicato un nuovo romanzo dal titolo “Elogio del silenzio” (Feltrinelli, 2011) che – nelle parole dell’autore – è “una storia non vera ma che potrebbe essere vera, di qualcuno che non ama parlare, ama ricordare, ama organizzare i suoi ricordi ma le parole gli sembrano eccessive”.

Ecco la scheda del libro diffusa dall’editore:
Felix è un ragazzo molto particolare: dopo aver passato l’infanzia chiuso in un enigmatico mutismo, indifferente ai tentativi dei genitori di scuoterlo dalla sua indifferenza ma capace di stupirli con improvvisi guizzi di genialità, è rimasto taciturno e riservatissimo. Se si eccettua la passione per i dolci, Felix non ha niente in comune con i suoi coetanei. Possiede inoltre un insolito talento che si compiace di coltivare in solitudine: una memoria prodigiosa che gli permette di catalogare in maniera precisissima – e all’occorrenza rievocare – milioni di ricordi. È il suo insegnante di filosofia, il professor Kobbe, a scoprire questa capacità e, affascinato, lo aiuta a coltivarla e a perfezionarla nella convinzione di poter fare di lui un grande filosofo. Ben presto, però, si rende conto delle potenzialità di questa dote se applicata alla politica e capisce che, se opportunamente guidato, Felix può diventare un grande statista. All’università Felix incontra un enigmatico insegnante nonché uomo politico, il Maestro, che – conquistato dalle straordinarie abilità di Felix e consapevole di poterle usare a proprio vantaggio – lo introduce nel mondo della politica. Felix si rivela un collaboratore preziosissimo. Soltanto la sua bizzarria rischia di ritorcersi contro il Maestro, divenuto intanto – dopo aver vinto trionfalmente le ultime elezioni – Presidente. Intanto, l’unanimità di consensi che il Presidente – ormai Gran Presidente – ha saputo creare intorno a sé si frantuma e a Felix tocca decidere se prendere le redini del comando o tornare da dove è venuto.

Boris Biancheri è nato a Roma nel 1930 e si è laureato in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1953. E’ entrato in carriera diplomatica nel 1956. E’ stato ambasciatore italiano a Tokyo (1980 – 1984), a Londra (1987 – 1991) e a Washington (1991 – 1995). Ha inoltre ricoperto, al Ministero degli Affari Esteri, la carica di direttore generale del Personale (1984 – 1985) e di direttore generale degli affari politici (1985 – 1987). Il suo ultimo incarico al Ministero, dal 1995 al 1997, è stato quello di Segretario Generale. Terminata la carriera diplomatica, dal 1997 è presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). Dal 1997 al 2009 è stato presidente dell’ANSA, e dal 2004 al 2008 presidente della Federazione Italiana Editori Giornali. È anche editorialista del quotidiano La Stampa e membro della Fondazione Italia USA.
BIANCHERI, Boris. Elogio del silenzio, Feltrinelli, Milano, 2011, pp. 240, € 17,00.

E’ disponibile su Internet la registrazione video completa della presentazione del libro di Biancheri che si è svolta presso l’ISPI di Milano il 14 febbraio scorso e alla quale hanno partecipato Romano Prodi e Sergio Romano:

Lista dei libri scritti da Boris Biancheri

Le rocce dell’orrore di Roberto Mengoni

Carmagnon-au-Mont, Bretagna, giugno 1944. Un reparto delle SS sorprende un gruppo ebrei in fuga nella chiesa di campagna di Saint-Julien, antica sede di riti magici pagani. Per ragioni misteriose i nazisti fuggono lasciando in pace i fuggitivi. E’ un autentico miracolo. Ottobre 2005. La chiesa di Saint-Julien viene avvolta da misteriose luci azzurre. Il fenomeno non ha alcuna spiegazione scientifica, ma in città si pensa che la causa siano le leggendarie dodici rocce, con cui i sacerdoti druidi controllavano il sole e la luna, la pioggia e il vento. Subito dopo, gli anziani iniziano a mormorare preoccupati del ritorno di un misterioso Gérard. Solo quattro ragazzi hanno visto il prodigio da vicino: Nicole la timida, Olivier l’avventuroso, Juliette la saggia e Pierre il matto. Quattro ragazzi con la passione per l’avventura e molto curiosi. Troppo. Che cosa sono le luci di Saint-Julien? Esistono le dodici rocce? Chi sono i sei archeologi che scavano intorno alla chiesa? Chi è Gérard e perché è tornato? Juliette, Olivier, Nicole e Pierre, mentre vivono la loro avventura di adolescenti tra scuola, sport, amori difficili ed amicizie eterne, devono rispondere a queste domande. E, nella ricerca della verità, si scontrano con adulti prive di scrupoli e con segreti che non devono essere rivelati.

MENGONI, Roberto. Le dodici rocce dell’orrore, ilmiolibro.it, 2010, pp. 196