“Una vita in diplomazia”: un nuovo libro di ricordi dell’Amb. Claudio Pacifico

Un nuovo volume di memorie si aggiunge e completa i precedenti pubblicati dall’Amb. Claudio Pacifico, da ultimo Ambasciatore d’Italia in Libia e in Egitto. In questo volume, intitolato “Una vita in diplomazia. Ricordi di un ambasciatore 1974-2013″ (LuoghiInteriori, 2023)l’autore raccoglie una serie di note e di ricordi della diplomazia italiana, dove vengono descritte diverse figure di diplomatici e grandi ambasciatori del passato oltre ai luoghi e alle situazioni in cui Pacifico ha operato nei suoi anni in carriera.

Scheda descrittiva dell’editore:
“Diplomazia significa innanzitutto dialogo. E per instaurare un dialogo è necessario avere sensibilità, capacità di ascolto e di comprensione dell’altro, cultura, fermezza, apertura mentale. Il dialogo, spesso, è fatto anche di silenzio, di osservazione, di lettura della situazione, e la vita dell’Ambasciatore Claudio Pacifico è una sintesi di tutti questi aspetti. Ma il valore di “Una vita in diplomazia” non si esaurisce nel raccontare l’uomo dietro l’ambasciatore: è uno spaccato storico e culturale dei Paesi in cui Claudio Pacifico è stato attivo, in grado di ritrarre con grande dovizia di particolari le sfumature e le differenze che li contraddistinguono, divenendo uno strumento di testimonianza del cambiamento che ognuno di essi ha vissuto.”

Claudio Pacifico, Una vita in diplomazia. Ricordi di un ambasciatore 1974-2013, LuoghiInteriori, Città di Castello, 2023, pp. 488,  €28.

Nato a Roma nel 1947, dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza, Claudio Pacifico si è specializzato in discipline internazionali alla Johns Hopkins University di Bologna e al Winston Churchill College di Cambridge. Nel 1974 ha iniziato una carriera diplomatica durata 38 anni, durante la quale ha svolto servizio in molti luoghi di cruciale importanza per gli interessi del nostro Paese, ma anche in molte sedi spesso difficili e pericolose, se non addirittura veri e propri teatri di guerra come: l’Iran, la Somalia, il Sudan, la Libia, il Bangladesh. Nel 1991 è stato nominato per la prima volta Ambasciatore d’Italia a Dhaka in Bangladesh.

Negli anni a seguire, è stato insignito di una lunga serie d’incarichi sempre più importanti: Ambasciatore in Sudan, in Libia, in Egitto e qui Rappresentante italiano presso la Lega Araba. Nel gennaio del 2008, è stato nominato, al grado apicale della carriera diplomatica, Ambasciatore di grado. Saggista e scrittore, è stato anche impegnato nella stesura di molti articoli e saggi di analisi e politica internazionale, tradotti e pubblicati anche in inglese e arabo. Dal 2013 è presidente della casa editrice tifernate LuoghInteriori e presidente dell’Istituto Euro-Mediterraneo e per il Mondo Arabo.

Pubblicato un nuovo libro di ricordi dell’Amb. Claudio Pacifico dal titolo “Tra guerre e rivoluzioni”

L’Amb. Claudio Pacifico, da ultimo Ambasciatore d’Italia in Libia e in Egitto, ripercorre la sua avventurosa vita diplomatica attraverso la narrazione dei suoi ricordi di cui è stato appena pubblicato un nuovo volume dal titolo “Tra guerre e rivoluzioni. Ricordi di un ambasciatore” (Gruppo Albatros Il Filo, 2023).

Questa la descrizione tratta dalla quarta di copertina del libro:

“L’autore è stato testimone diretto di fatti salienti che hanno inciso sulla geopolitica mondiale: la Rivoluzione iraniana, gli attacchi alle Ambasciate occidentali, il personale dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Teheran preso in ostaggio, i drammatici tentativi americani di liberarli, le Rivoluzioni delle “Primavere Arabe” in Egitto, Libia, Siria, Iraq. Tra le due, le sanguinose guerre civili in Somalia e in Sudan, gli anni in Libia e il difficile rapporto con Gheddafi, le guerre di indipendenza dei Peshmerga sulle montagne del Kurdistan e dei Tuareg nei deserti del Sahara. La storia personale che si intreccia con la grande Storia in un groviglio di sentimenti quasi mai netti, dove a volte è difficile distinguere il bene dal male, perché i popoli non sono mai entità astratte, ma composti da individui con le loro vite da portare avanti anche nelle situazioni più tragiche. E in quest’ottica a volte si scoprono le vere ragioni che stanno dietro al malcontento di un paese, la rabbia, la delusione e la lotta per la sopravvivenza.”

Claudio Pacifico, Tra guerre e rivoluzioni. Ricordi di un ambasciatore, Gruppo Albatros Il Filo, 2023, pp. 570, 19,50 €

Claudio Pacifico è un diplomatico di carriera. Il suo lavoro lo ha portato a vivere in vari Paesi europei e negli Stati Uniti, in Asia, Africa e Medio Oriente. Ha prestato servizio in una serie di “posti caldi”: nell’Iran della Rivoluzione degli Ayatollah, nella Somalia delle sanguinose guerre tribali. E’ stato Ambasciatore d’Italia in Bangladesh dal 1991 al 1995. Si è occupato a lungo di questioni arabe e mediorientali. Per circa otto anni, dal 1997 al 2004, è stato Ambasciatore d’Italia, prima in Sudan e poi in Libia. Dal 2007 al 1 gen. 2013 è stato Ambasciatore d’Italia in Egitto e Rappresentante Italiano presso la Lega Araba. Ha scritto circa una decina di libri ed altrettanti saggi di politica internazionale.

Per ulteriori informazioni su Claudio Pacifico e sulle sue pubblicazioni è possibile consultare il suo sito personale: http://www.ambasciatoreclaudiopacifico.it

Pubblicato il libro “Roberto Gaja console in Libia. 1949-1952” di Luciano Monzali

roberto-gaja-console-in-libia-1949-1952Il Prof. Luciano Monzali, autore di numerosi libri su alcune importanti figure della nostra diplomazia, ha appena pubblicato un nuovo interessante volume dal titolo “Roberto Gaja console in Libia. 1949-1952” (Dante Alighieri, 2020) che contiene un testo inedito del diplomatico italiano.

Dalla scheda dell’editore:
“Svanito il sogno del ritorno sulla «Quarta Sponda» e accettata la costituzione di uno Stato libico indipendente guidato dalla monarchia senussita, l’Italia degasperiana ingaggiò una lunga e difficile battaglia politica e diplomatica per consentire la sopravvivenza della collettività italiana in Libia e preservare gli ingenti interessi economici del nostro Paese in quel territorio africano. Un importante protagonista di queste vicende fu Roberto Gaja, console italiano a Tripoli dal 1949 al 1952, che riuscì a costruire un positivo rapporto di collaborazione con le autorità di occupazione britanniche, il nascente potere senussita e i partiti libici, nonché a guidare una riorganizzazione della comunità italiana in Libia, che le consentì l’adattamento alle nuove condizioni di vita che si produssero con il raggiungimento dell’indipendenza politica della Libia e con la fine dell’egemonia italiana e europea. In questo testo inedito il diplomatico torinese ricostruisce le vicende e i problemi dell’azione condotta dall’Italia in Libia nel secondo dopoguerra e compie un’analisi realista e preoccupata sulle prospettive della comunità italiana in quel Paese. Saggio ricco di informazioni e dati inediti, questo scritto di Roberto Gaja costituisce una fonte preziosa per lo studio della politica italiana verso la Libia dopo la seconda guerra mondiale e fornisce un ritratto originale e affascinante della vita della collettività italiana nell’ex colonia africana negli anni Cinquanta del Novecento.
Roberto Gaja (Torino 27 maggio 1912 – Roma 31 maggio 1992) è stato uno dei maggiori esponenti della diplomazia italiana nella seconda metà del Novecento. Dopo aver prestato servizio a più riprese, come ufficiale di complemento, nel reggimento Nizza Cavalleria, entrò nella carriera diplomatica nel 1937, ricoprendovi, tra l’altro, le cariche di Direttore Generale degli Affari Politici, di Segretario Generale e di Ambasciatore a Washington. Gaja è stato anche scrittore e storico, analista di politica internazionale, editorialista a «Il Tempo» di Roma. Ha diretto la rivista «Affari Esteri» dal 1978 al 1992. “
Luciano Monzali, Roberto Gaja console in Libia. 1949-1952, Dante Alighieri, Roma, 2020, pp. 223, 8,50 €.
Il libro può essere acquistato in libreria o direttamente dal sito della casa editrice “Dante Alighieri” 
Luciano Monzali (Modena 1966) è professore ordinario in Storia delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Ha pubblicato e curato numerosi libri fra cui, “Fra diplomazia e petrolio. Aldo Moro e la politica italiana in Medio Oriente (1963-1978)” (Cacucci, 2018) e “La politica estera italiana dal 1914 al 1945 di Pietro Quaroni” (Società Editrice Dante Alighieri, 2018), “Francesco Tommasini. L’Italia e la rinascita della Polonia indipendente” (Accademia polacca delle Scienze, 2018).

“Un Ambasciatore nella Libia di Gheddafi” il nuovo libro di Francesco Trupiano

trupiano_libia_copL’Ambasciatore Francesco Trupiano ha appena pubblicato il suo primo libro dal titolo “Un Ambasciatore nella Libia di Gheddafi” (Greco e Greco, 2016) nel quale racconta i cinque anni e mezzo (dal novembre 2004 al giugno 2010) della sua missione a Tripoli. Senza essere un diario sistematico, il volume raccoglie annotazioni, impressioni a caldo, osservazioni e valutazioni dell’Autore su avvenimenti, circostanze e persone.

Il libro è il primo della collana “Affari Esteri”, diretta da Domenico Vecchioni, che la casa editrice Greco e Greco ha dedicato alle memorie o agli studi storico-politici scritti da diplomatici italiani.

Questa la scheda elaborata dall’editore:
“Papa Francesco, parlando della Libia ha affermato: “Sulle Primavere Arabe l’Occidente deve fare autocritica … Si poteva immaginare quello che sarebbe successo!”.
Il Presidente del Consiglio Renzi, per frenare le spinte neo-interventiste di alcuni Paesi, non ha mancato di criticare l’intervento militare del 2011 perché fatto senza curarsi del “dopo Gheddafi”. Come è possibile che Parigi, Londra, Washington e perfino Roma non fossero consapevoli che, abbattuti repentinamente Gheddafi e la sua “stateless society” chiamata Jamahiria, la Libia sarebbe stata inesorabilmente travolta nel caos con l’evidente rischio sia di una frantumazione territoriale, politica e sociale sia di una tracimazione dell’integralismo islamico?
In effetti, anche gli oppositori interni libici si sono dimostrati impreparati. Forse s’illudevano che bastasse rovesciare la dittatura perché la Libia si ritrovasse libera, ricca e in pace: invece l’unica eredità di Gheddafi è stata disgregazione del Paese, la guerra civile.
Le memorie dell’Ambasciatore Trupiano aiutano proprio a capire quali erano le condizioni della Libia negli anni immediatamente precedenti la primavera libica e l’intervento militare occidentale. Riportano, vissuti da una posizione privilegiata, gli ultimi anni della Jamahiria e del Colonnello Gheddafi, l’evoluzione interna del Paese e le sue ultime crisi nei rapporti internazionali e, ovviamente in primo piano, le complesse relazioni tra Roma e Tripoli. Raccontano anche, con straordinaria sincerità, la vita diplomatica in Libia e dipingono vividi ritratti dei tanti personaggi incontrati ”

Trupiano Francesco, Un Ambasciatore nella Libia di Gheddafi, Greco e Greco, Milano, pp. 582, Euro 15.

Francesco Trupiano  è nato a Palermo nel 1946 ed è entrato per concorso in Carriera Diplomatica nel 1971. Nel corso della carriera ha prestato servizio: a Roma, presso varie Direzioni Generali del Ministero degli Affari Esteri e il Ministero della Difesa quale Consigliere Diplomatico del Ministro; all’estero, presso le Ambasciate d’Italia a Londra e a Nairobi; a Barcellona come Console Generale e, a due riprese, a Bruxelles alla Rappresentanza Permanente Italiana presso la Nato, prima quale Delegato Italiano al Comitato Politico e, poi, come Vice Rappresentante Permanente. E’ stato Ambasciatore d’Italia a Tripoli (2004 – 2010) e ad Atene (2010 – 2011).

Nuovo libro dell’Amb. Pacifico: “Dieci anni in Egitto, Libia e Sudan”

L’Ambasciatore Claudio Pacifico ha appena pubblicato un nuovo libro dal titolo “Dieci anni in Egitto, Libia e Sudan”(Ed. Sharqiat, 2011). Il libro, che è diviso in due volumi (per un totale di 720 pagine), costituisce un altro tributo a quella che è una delle grandi passioni dell’autore: il deserto. Pacifico già in passato ha pubblicato diversi interessanti diari dei suoi viaggi e delle sue esperienze tra cui “Somalia, ricordi di un mal d’Africa italiano” (1996) e “Bengala” (2000). Ma la sua passione più grande di viaggiatore rimane il Sahara su cui Pacifico ha scritto numerosi articoli e vari libri e taccuini di viaggio, tra cui “Diario Sahariano” (2004) e “Con i Tuareg, a Timbuctu e nel Sahara” (2005) e “Sabbie Perdute” (2003).

I due volumi, raccolti in un elegante cofanetto, sono così divisi: nel I Volume, la Parte Prima è dedicata al Sudan in due capitoli; la Parte Seconda dal titolo In Libia, in cinque capitoli. Nel II Volume, la Parte Terza dal titolo In Egitto in sei capitoli. Entrambi i volumi sono arricchiti nella parte centrale da un inserto fotografico in bianco e nero e a colori, con foto scattate dall’Autore stesso o da lui raccolte e curate.

Claudio Pacifico, Dieci anni in Egitto, Libia e Sudan, Il Cairo, Ed. Sharqiat, 2011, pp 720 (in due volumi).

L’indirizzo al quale il libro puo’ essere ordinato e/o direttamente presso l’Editore egiziano (“Sharqiyat Publishing House” – 5, Muhammad Sidqi Street – Off Huda Shaarawi – Bab al-Luq, Cairo – tel. 00202 23902913 – 23931548 – email: Sharqiyat2010@yahoo.com) o presso quello italiano (Edimond srl – Via Morandi, 25 – 06012 Citta’ di Castello (Pg) – tel. 075-8520906 – edimond@edimond.com). Nelle prossime settimane dovrebbe cominciare ad uscire nelle librerie.

Claudio Pacifico è un diplomatico di carriera. Il suo lavoro lo ha portato a vivere in vari Paesi europei e negli Stati Uniti, in Asia, Africa e Medio Oriente. Ha prestato servizio in una serie di “posti caldi”: nell’Iran della Rivoluzione degli Ayatollah, nella Somalia delle sanguinose guerre tribali. E’ stato Ambasciatore d’Italia in Bangladesh dal 1991 al 1995. Si è occupato a lungo di questioni arabe e mediorientali. Per circa otto anni, dal 1997 al 2004, è stato Ambasciatore d’Italia, prima in Sudan e poi in Libia. Dal 2007 è Ambasciatore d’Italia in Egitto e Rappresentante Italiano presso la Lega Araba.
Per maggiori informazioni su Claudio Pacifico e sulle sue pubblicazioni e’ possibile consultare il suo sito personale: http://claudiopacifico.com