L’Amb. Alberto Bradanini e l’irresistibile ascesa della Cina

Nel libro appena pubblicato dall’Amb. Alberto Bradanini, da ultimo Ambasciatore d’Italia a Pechino, intitolato “Cina. L’irresistibile ascesa” (Sandro Teti Editore, 2022), l’autore fornisce una serie di chiavi di lettura per meglio comprendere la Cina di oggi. 

Ecco una breve breve descrizione fornita dall’editore:

“L’eterotopia, il significato del comunismo cinese e la visione di Mao, la rivoluzione culturale, l’avvento di Deng Xiaoping, i complessi e delicati rapporti di Xi Jinping con gli Stati Uniti. Lo sguardo di Bradanini abbraccia l’evolversi della Repubblica Popolare sin dalla sua nascita nel 1949.
Il presente volume non è scritto per il mondo accademico, né si aggiunge ai tanti libri sulla Cina che elencano dati e tabelle sull’economia cinese. È un’opera ambiziosa e non effimera, che scava alle radici della civiltà cinese. Rappresenta uno strumento essenziale per comprendere politica ed economia della Cina contemporanea, ma anche il modo di pensare dei suoi abitanti. Questo libro è un ausilio indispensabile per capire un paese immenso e ancora poco conosciuto nella sua complessità, utile per tutti coloro che si accostano alla Cina per curiosità intellettuale, ma anche per chi vi si reca per affari, studio, o per turismo culturale. In esso vengono riportate dettagliatamente le cifre del miracolo economico cinese, ma il suo merito principale è quello di essere un viatico per comprendere la cultura e la mentalità della Cina, il modo di rapportarsi al mondo esterno dei suoi abitanti e il suo modo di intendere gli affari. Nella descrizione del contesto cinese si avverte chiaramente il tatto di un esperto conoscitore. L’autore è stato infatti rappresentante d’Italia a Honk Kong e Pechino, osservando in prima persona la realtà e le contraddizioni di un paese che in pochi anni ha vissuto cambiamenti politici, economici e sociali stupefacenti.”
Alberto Bradanini, Cina. L’irresistibile ascesa, Sandro Teti Editore, Roma, 2022, pp. 368, € 18,00.

Alberto Bradanini Laureato in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, inizia la carriera diplomatica nel 1975. Tra i diversi incarichi ricoperti, dal 1996 al 1998 è stato Console generale d’Italia ad Hong Kong, dal 2008 al gennaio 2013 Ambasciatore d’Italia in Iran, e dal 2013 al maggio 2015 Ambasciatore d’Italia in Cina. È attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea.

Il nuovo libro dell’Amb. Alberto Bradanini dal titolo “Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi”

Il nuovo libro di Alberto Bradanini, da ultimo Ambasciatore d’Italia in Cina, si intitola “Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi” (Edizioni Anteo, 2021) nel quale l’autore rievoca le due visite, in momenti storici molto diversi, che Pietro Nenni compì in Cina.

Ecco la descrizione del libro a cura dell’editore:
“Nenni visita la Cina due volte, nel 1955, quando incontra anche Mao Zedong, e nel 1971, quando il Primo Ministro Zhou Enlai gli esprime l’eterna gratitudine del popolo cinese per l’impegno da lui profuso nel riconoscimento italiano della Repubblica Popolare. Dalle pagine appassionate dei suoi diari affiora un uomo integro, un autentico umanista, ansioso di contribuire alla pace e alla distensione internazionale. Principi tuttora deficitari in un mondo dominato dalla finanza globalista. Se i due momenti appartengono a tempi diversi, essi vivono in queste pagine una seducente convergenza. Le osservazioni dell’autore si dipanano in un’analisi esterna al mainstream nelle interazioni tra Cina, Stati Uniti, Unione Europea, Italia e altri ancora. Il punto di congiunzione è lasciato al lettore, concorde o discorde, libero di proiettare passato e presente suoi convincimenti, all’insegna della nota filosofica che fa coincidere la verità con la ricerca di essa, e non certo con le pagine di un libro o con gli echi distonici di una narrazione pubblica imbottita di falsità. Se i regimi autoritari non hanno necessità di modellare le loro verità, perché la narrazione pubblica è imposta con la coercizione, le democrazie liberali hanno bisogno del consenso, e dunque della menzogna sistemica per continuare a godere dei privilegi del potere. I due momenti si ricongiungono in una costante dialettica, poiché le parole di Pietro Nenni echeggiano silenziose in ogni riga. E i suoi occhi si riempirebbero di lacrime gioiose se potessero condividere la battaglia contro i pericoli del nostro tempo, l’enorme divario di ricchezza, dentro e tra le nazioni, la guerra nucleare che distruggerebbe il pianeta e la distruzione dell’ambiente di vita devastato dal più violento nichilismo (neoliberismo) che la storia abbia mai conosciuto.”

Alberto Bradanini, Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi, Edizioni Anteo, Milano, 2021, pp. 120, € 13,00.

Alberto Bradanini è un ex-diplomatico.  Laureato in Scienze Politiche all’Università di Roma La Sapienza nel 1974, entra in carriera diplomatica nel 1975, ricoprendo diversi incarichi alla Farnesina e all’estero, tra cui Belgio, Venezuela, Norvegia, Cina e Nazione Unite (Direttore dell’Unicri, Istituto di ricerca delle Nazioni Unite sul crimine e la droga, dal 1998 al 2003). Si è occupato di Cina per lunghi anni, trascorrendo in quel paese dieci anni in diversi momenti, dal 1991 al 1996 quale Consigliere Commerciale presso l’Ambasciata a Pechino, quindi Console Generale d’Italia ad Hong Kong dal 1996 al 1998 e successivamente Ambasciatore a Pechino dal 2013 al 2015. Egli è stato anche Coordinatore del Comitato Governativo Italia-Cina (alla Farnesina dal 2004 al 2007) e responsabile dell’ufficio istituzionale/internazionale di Enel (2007-08). Alberto Bradanini è stato inoltre Ambasciatore d’Italia in Iran dall’agosto 2008 al dicembre 2012. È attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea ed è autore del libro “Oltre la Grande Muraglia” (Egea-Bocconi, 2018). 

Le memorie di Vincenzo Prati in “Anni Ottanta da Pechino a Washington”

Il nuovo libro di Vincenzo Prati, Ambasciatore a riposo, dal titolo “ Anni Ottanta. Da Washington a Pechino. Memorie di Vita “( Guerra Edizioni, 2019 ) fa parte di una Trilogia che l’autore dedica a ricostruire – attraverso le tappe del suo nomadismo diplomatico – le fasi di una Educazione lunga come una vita.

Ecco la scheda dell’Editore:
“Educazione con la E maiuscola. Il modello è “ L’Educazione di Henry Adams “. Un classico americano: forse la più interessante autobiografia della giovane Repubblica. Prati si ispira allo stile di quell’originale modello di autobiografia che racconta la formazione intellettuale di Henry Adms. Non la quotidianità  e gli episodi del lavoro diplomatico ma la formazione di una visione generale del futuro è l’oggetto della Trilogia di Prati. Per Henry Adams l’approdo concettuale era stato la Legge della Accelerazione e cioè la convinzione che la Storia fosse ormai consegnata a superare le incertezze dell’Inerzia e che fosse guidata da una costante spinta alla Accelerazione.  Ebbene Prati comincia in questo primo libro della Trilogia –  che è dedicato agli anni Ottanta ed alle sedi di Pechino e di Washington – a descrivere come sia arrivato durante un viaggio in macchina con la famiglia verso la California ad avere la sensazione di potere acchiappare almeno per la coda  quella bestia metaforica che è il nostro Antropocene.”
Vincenzo Prati. Anni Ottanta da Pechino a Washington. Memorie di vita, Guerra Edizioni, Perugia, 2019, pp. 360, € 16.
Vincenzo Prati è nato a Chiari di Brescia nel 1948 ed accede alla carriera diplomatica nel 1975. Il conseguente nomadismo internazionale porta lui e la sua famiglia – la moglie Nariko e le figlie Anna e Giulia – da Pechino a Washington negli anni Ottanta, da Algeri a Bonn negli anni Novanta e nel nuovo secolo è Ambasciatore d’Italia in Kuwait e poi in Pakistan. Nel 2013 conclude la carriera diplomatica e prosegue una regolare attività saggistica sul tema della globalizzazione. Vive con la famiglia a Roma.

Stefano Beltrame e la sua “Breve storia degli italiani in Cina”

E’ in libreria il nuovo libro di Stefano Beltrame dal titolo “Breve storia degli italiani in Cina” (Luiss University Press, 2019). Si tratta di un originale volume che ripercorre un secolo di relazioni bilaterali fra i due Paesi in un periodo storico molto complesso e ricco di avvenimenti. E’ un’occasione per riscoprire (o talvolta scoprire) anche alcuni diplomatici che hanno avuto un ruolo importante nella storia dei rapporti bilaterali. E’ questo il caso di nomi illustri quali Carlo Sforza, Giuliano Cora, Francesco Taliani de Marchio, Adolfo Alessandrini, Daniele Varè, Herbert Ros, oltre ad altri diplomatici quasi sconosciuti come Ezio Mizzan e Paolo Alberto Rossi.

Ecco la scheda del libro dell’editore
“Il ritorno della Cina al centro della scena internazionale – non solo per economia e tecnologia, ma anche con una propria visione di nuovo ordine mondiale – è una sfida a cui siamo chiamati a rispondere. Uno strumento per farlo è anche lo studio della storia, utile non solo per conoscere il passato ma, come sosteneva Confucio, indispensabile per capire il presente e prevedere il futuro. Il contesto cinese è di difficile lettura per molte ragioni: la lingua, la vastità del contesto geografico e la complessità di quello ideologico sono elementi che senza un’intermediazione efficace rischiano di diventare barriere insuperabili. La lettura parallela e incrociata della storia d’Italia e della Cina può rappresentare una bussola utile per orientarsi nella questione e sfatare alcuni falsi miti che la circondano. Stefano Beltrame, sullo sfondo dei grandi avvenimenti storici e culturali – due guerre mondiali, la Rivoluzione culturale, le riforme economiche – lascia emergere inedite e affascinanti vicende umane, da diplomatici a rivoluzionari, da mercanti a uomini di cultura.”Stefano Beltrame, Breve storia degli italiani in Cina, Luiss University Press, Roma, 2019, pp. 286, € 20,40

Stefano Beltrame è stato console generale d’Italia a Shanghai e consigliere diplomatico del Ministro dell’Interno. Tra gli altri, è autore di Mossadeq. L’Iran, il petrolio, gli Stati Uniti e le radici della rivoluzione islamica (Rubbettino) e Storia del Kuwait. Gli arabi, il petrolio e la prima guerra del Golfo (Aracne).

“Oltre la grande muraglia”. La Cina vista dall’Amb. Alberto Bradanini

Alberto Bradanini, da ultimo Ambasciatore d’Italia in Cina, ha appena pubblicato un interessante libro dal titolo “Oltre la grande muraglia” (Egea-Bocconi, 2018), un libro frutto di letture e riflessioni, incontri e ricordi, un nesso tra esperienze e deduzioni su aspetti di storia, filosofia, politica ed economia della Cina e della sua gente.

Ecco una breve scheda sul libro:
“La Cina odierna genera allarme, persino paura, ma allo stesso tempo attrae fortemente. Come mai? Forse perché è antica, ma anche la Grecia è antica; forse perché è vasta, ma anche la Russia è vasta; forse perché è popolosa, ma l’India lo è altrettanto; forse perché la Cina è le tre cose insieme, o perché nei riguardi della Cina è viva ancor oggi una sorta di mitologia del mistero, una mitologia del resto in parte giustificata, poiché nell’inconscio occidentale quel paese conserva un’immagine di estraneità e di difficile accesso, quasi si trattasse di una creazione onirica. Eppure oggi più che mai è necessario compiere uno sforzo per comprendere meglio e più a fondo questo gigante che ha saputo conquistarsi un posto di primo piano sulla scena mondiale, coniugando assenza di libertà e vertiginoso sviluppo economico in un modo che non finisce di stupire l’Occidente, ed esercitando sullo scacchiere geopolitico un sapientissimo soft power che, se oggi lo vede misurarsi quasi alla pari con gli Stati Uniti, partner e rivale a un tempo, configura per il futuro scenari inattesi e sorprendenti. Tra approfondite analisi politiche ed economiche e i ricordi di quanto vissuto in prima persona nelle stanze della diplomazia, Alberto Bradanini, a lungo ambasciatore in Oriente e studioso di cose cinesi, ci guida alla scoperta della Cina che non ci aspettiamo.”

BRADANINI, Alberto. Oltre la Grande Muraglia, Egea-Bocconi, Milano, 2018, pp. 304, € 28,00.

Alberto Bradanini, laureato in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, entra in carriera diplomatica nel 1975. Dopo aver ricoperto diversi incarichi (tra i quali Consigliere Commerciale a Pechino 1991-96, Console Generale a Hong Kong 1996-98 e Coordinatore del Comitato Governativo Italia-Cina 2004-2007) è stato Ambasciatore d’Italia in Iran dal 2008 al gennaio 2013, e da allora al maggio 2015 Ambasciatore d’Italia in Cina. È attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea.

Per altre informazioni su libri scritti da diplomatici consultare il sito http://baldi.diplomacy.edu/diplo

“L’Italia fascista e la Cina” nel nuovo libro di Gabriele Altana

E’ il frutto di molti anni di ricerche il nuovo libro di Gabriele Altana, attuale ambasciatore d’Italia a Helsinki, dal titolo “L’Italia fascista e la Cina. Un breve idillio” (Aracne, 2017). Il libro è stato pubblicato all’interno della collana “Nazionalismi, Storia internazionale e geopolitica” dell’Università Sapienza di Roma.

Il saggio illustra l’andamento delle relazioni fra Italia e Cina nel ‘900, fino al trattato di pace fra l’Italia e le potenze vincitrici del secondo conflitto mondiale; in particolare, fra il 1931 ed il 1943, nell’arco di tempo compreso tra la seconda missione diplomatica in Cina di Galeazzo Ciano e l´armistizio.

Come e per quali motivi l´Italia sembrò assecondare l’aspirazione della Cina nazionalista di allacciare rapporti bilaterali più ampi ed intensi, per orientarsi invece, poco dopo, verso il sostegno alle ambizioni panasiatiche del Giappone?  Una sensibile correzione di rotta, le cui motivazioni vanno ricondotte alle scelte generali di politica estera compiute da Mussolini tra il 1936 e il 1939.

Gabriele Altana, L’Italia fascista e la Cina. Un breve idillio, Aracne, Roma, 2017, pp. 316, € 10,8 (ebook).

E’ possibile consultare le prime 20 pagine del libro nel sito della casa editrice Aracne.
Diplomatico di carriera dal 1991, Gabriele Altana è l´Ambasciatore d´Italia in Finlandia. Autore di numerosi articoli e contributi ad opere collettive, soprattutto su temi relativi all´Unione Europea, ha scritto tra l´altro nel 2009, insieme a S. Baldi, il Vademecum della PESD – Breve guida della politica europea di sicurezza e difesa, prima trattazione organica della materia in lingua italiana.

“Cominciando da Pechino”, il nuovo saggio dell’Ambasciatore Vincenzo Prati

Vincenzo Prati, ambasciatore d’Italia a Islamabad, ha appena pubblicato il suo terzo libro dal titolo “Cominciando da Pechino” (Guerra edizioni, 2012).

Nel ponderoso libro l’autore illustra gli sforzi di globalizzazione dell’Italia verso l’Asia a partire dalla Pechino anni Ottanta attraverso le testimonianze di giornalisti e diplomatici.

Questa la scheda dell’editore:

“Cominciando da Pechino indaga il modo in cui l’Italia riscopre l’Asia a partire dai grandi cambiamenti avvenuti dagli anni Ottanta ai giorni d’oggi, analizzando la situazione di Cina, Giappone, India e Mondo Islamico. L’esplorazione è condotta dando la parola a grandi giornalisti italiani, da Ostellino a Terzani, da Magdi Allam a Rampini ed altri non meno notevoli personaggi, da Fosco Maraini a Oriana Fallaci e Roberto Saviano, senza dimenticare le testimonianze di diplomatici quali Francisci, D’Orazi e Beltrame. L’autore, Vincenzo Prati, è un diplomatico che ha rappresentato l’Italia in vari paesi, e che ora è Ambasciatore in Pakistan. In questo libro egli affronta il tema della globalizzazione nella sua attualità e la osserva nell’ottica dell’Italia, in relazione alla spinta che ha posto Asia e Stati Uniti alla guida del cambiamento globale.”

Vincenzo Prati è attualmente Ambasciatore d’Italia a Islamabad. E’ nato a Brescia nel 1948 ed è entrato in carriera diplomatica nel 1975. Ha lavorato presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino (dal 1979 al 1983), a Washington (dal 1983 al 1987) ad Algeri (dal 1990 al 1994) e a Bonn (dal 1994 al 1998). E’ stato Consigliere diplomatico del Ministro dell’Agricoltura. Dal 2001 al 2055 è Ambasciatore d’Italia in Kuwait. Dal 2008 è Ambasciatore d’Italia in Pakistan. Ha pubblicato La natura della sfida (Editoriale Olimpia, 2002) e Sistema e coscienza (Edizioni Thyrus, 2007)

Prati, Vincenzo. Cominciando da Pechino, Guerra edizioni, Perugia, 2012, pp. 928. Euro 30.

I rapporti fra Italia e Cina nell’ultimo libro di Mario Filippo Pini

Mario Filippo Pini, ex ambasciatore in Bangladesh e profondo conoscitore della Cina, ha da poco pubblicato il libro “Italia e Cina, 60 anni tra passato e futuro” (L’Asino d’oro, 2011). Si tratta di un’originale ed approfondita analisi realizzata da un diplomatico che ha trascorso in Cina buona parte della sua carriera all’estero.

Questa la scheda descrittiva del volume realizzata dall’editore.

“Un testo che tratta dei rapporti tra l’Italia e la Cina negli ultimi sessant’anni,dalla fondazione della Repubblica popolare cinese ad oggi, raccontati seguendo il filone della storia diplomatica che l’autore ha vissuto in prima persona, ma pieni di numerose riflessioni sulla società , la politica, la cultura. Nel corso della narrazione, ricca di aneddoti e esperienze dirette, l’autore tenta di dare una risposta a domande spesso stimolate dai nostri eccezionali precedenti storici: dopotutto nessun paese occidentale può vantare, nei rapporti con la Cina, nomi come Marco Polo e Matteo Ricci. Raccontando di tempi recenti non si perde tuttavia occasione di guardare al passato , spesso con nessi efficaci per la comprensione di entrambi. Ha l’Italia conservato qualche scintilla della genialità che in passato produsse personaggi come il mercante veneziano e il gesuita di Macerata? Quali rapporti ebbero i nostri comunisti con i fratelli cinesi prima della nascita della Rpc? Quale è il futuro dei rapporti tra l’Italia e la Cina? Queste solo alcune delle domande a cui l’autore cerca di rispondere. Esistono saggi su vari aspetti dei rapporti tra Italia e Cina dopo il 1949 ma nessun studioso ha fin’ora tentato una presentazione organica e complessiva di tutto il periodo, né si è cimentato con alcuni dei
quesiti che il nostro autore si e’ posto. Mario Filippo Pini lo ha potuto fare grazie alla sua esperienza personale ed a una profonda curiosità di vita”.

PINI Mario Filippo. Italia e Cina, 60 anni tra passato e futuro, L’Asino d’oro, Roma, 2011, pp.279.

Mario Filippo Pini, laureato in Scienze politiche all’università di Pisa con una tesi sulla Cina, ha successivamente conseguito un master in studi orientali all’Università di Harvard. Tra il 1970 al 2006 ha prestato servizio in area Cina quattro volte, due a Pechino, una a Taipei e una a Shanghai ed è stato ambasciatore in Bangladesh. Attualmente insegna all’università di Roma La Sapienza, e divide il suo tempo tra Roma,Taipei e Cambridge (USA).