Multinazionali e politica estera nell’ultimo libro dell’Amb. Stefano Beltrame e del Prof. Raffaele Marchetti

L’Amb. Stefano Beltrame, attualmente Ambasciatore d’Italia in Austria, ha appena pubblicato insieme al Prof. Raffaele Marchetti, docente di Relazioni internazionali alla LUISS, il libro “Per la patria e per profitto. Multinazionali e politica estera dalle Compagnie delle Indie ai giganti del web” (LUISS University Press, 2022) nel quale viene studiato ed approfondito il concetto di “diplomazia ibrida”. Il volume ha una prefazione della Prof.ssa Paola Severino, Presidente della Scuola Nazionale di Amministrazione.

Questa la descrizione del libro dal risvolto di copertina:
“La politica ha ceduto il passo all’economia e ha trasferito a essa buona parte del suo potere regolatore? I fatidici “poteri forti” condizionano le scelte dei governi? Chi pensa che sia una degenerazione dei rapporti di forza del Terzo millennio globalizzato deve leggere questo libro. Scoprirà che le dot.com, i colossi dell’e-commerce, le grandi corporation in genere non hanno inventato nulla, ma camminano sulle orme lasciate dalle compagnie mercantili a partire da quattro secoli fa. E che, paradossalmente, la “diplomazia ibrida”, alla quale partecipano anche attori non statali, nasce quasi in concomitanza con l’affermarsi dell’idea di Stato moderno, inteso come unica entità politica sovrana, all’indomani della pace di Vestfalia. Con acutezza e spirito critico, Per la patria e per profitto ci mostra la lunga strada che ha portato a un governo del mondo condiviso tra una pluralità di soggetti – oltre agli Stati, le organizzazioni sovranazionali, le Ong globali, i soggetti pubblici non statali, le grandi società multinazionali – e all’esercizio di una nuova forma di diplomazia, ibrida appunto, nella quale tuttavia la politica può e deve ritrovare la sua centralità.”

Stefano Beltrame – Raffaele Marchetti, Per la patria e per profitto. Multinazionali e politica estera dalle Compagnie delle Indie ai giganti del web, LUISS University Press, Roma, 2022, pp. 192, €19,00.

Stefano Beltrame è stato console generale d’Italia a Shanghai ed è attualmente Ambasciatore d’Italia a Vienna. Tra gli altri, è autore di Breve Storia degli italiani in Cina (LUISS University Press), Mossadeq. L’Iran, il petrolio, gli Stati Uniti e le radici della rivoluzione islamica (Rubbettino) e Storia del Kuwait. Gli arabi, il petrolio e la prima guerra del Golfo (Aracne).
Raffaele Marchetti insegna Relazioni internazionali alla LUISS. È autore di numerosi saggi e volumi, tra cui i recenti La politica della globalizzazione (Mondadori, 2014) e Still a Western World? (con Sergio Fabbrini, Routledge 2016).

Stefano Beltrame e la sua “Breve storia degli italiani in Cina”

E’ in libreria il nuovo libro di Stefano Beltrame dal titolo “Breve storia degli italiani in Cina” (Luiss University Press, 2019). Si tratta di un originale volume che ripercorre un secolo di relazioni bilaterali fra i due Paesi in un periodo storico molto complesso e ricco di avvenimenti. E’ un’occasione per riscoprire (o talvolta scoprire) anche alcuni diplomatici che hanno avuto un ruolo importante nella storia dei rapporti bilaterali. E’ questo il caso di nomi illustri quali Carlo Sforza, Giuliano Cora, Francesco Taliani de Marchio, Adolfo Alessandrini, Daniele Varè, Herbert Ros, oltre ad altri diplomatici quasi sconosciuti come Ezio Mizzan e Paolo Alberto Rossi.

Ecco la scheda del libro dell’editore
“Il ritorno della Cina al centro della scena internazionale – non solo per economia e tecnologia, ma anche con una propria visione di nuovo ordine mondiale – è una sfida a cui siamo chiamati a rispondere. Uno strumento per farlo è anche lo studio della storia, utile non solo per conoscere il passato ma, come sosteneva Confucio, indispensabile per capire il presente e prevedere il futuro. Il contesto cinese è di difficile lettura per molte ragioni: la lingua, la vastità del contesto geografico e la complessità di quello ideologico sono elementi che senza un’intermediazione efficace rischiano di diventare barriere insuperabili. La lettura parallela e incrociata della storia d’Italia e della Cina può rappresentare una bussola utile per orientarsi nella questione e sfatare alcuni falsi miti che la circondano. Stefano Beltrame, sullo sfondo dei grandi avvenimenti storici e culturali – due guerre mondiali, la Rivoluzione culturale, le riforme economiche – lascia emergere inedite e affascinanti vicende umane, da diplomatici a rivoluzionari, da mercanti a uomini di cultura.”Stefano Beltrame, Breve storia degli italiani in Cina, Luiss University Press, Roma, 2019, pp. 286, € 20,40

Stefano Beltrame è stato console generale d’Italia a Shanghai e consigliere diplomatico del Ministro dell’Interno. Tra gli altri, è autore di Mossadeq. L’Iran, il petrolio, gli Stati Uniti e le radici della rivoluzione islamica (Rubbettino) e Storia del Kuwait. Gli arabi, il petrolio e la prima guerra del Golfo (Aracne).

Nuovo libro di Stefano Beltrame sulla Storia del Kuwait

Beltrame - KuwaitIl nuovo libro di Stefano Beltrame è intitolato “Storia del Kuwait. Gli Arabi, il petrolio e la prima guerra del Golfo” (Aracne, 2013).

Ecco una breve scheda elaborata dall’editore:
“Con l’intervento del 1991, l’Italia partecipa ad un conflitto armato per la prima volta dalla seconda guerra mondiale. La liberazione del Kuwait fu accompagnata da un evento storico parallelo: l’avvento della TV globale, l’era della CNN. Le questioni irrisolte del 1990-91 saranno all’origine dell’intervento anglo-americano in Iraq del 2003, ma conoscere i fondamentali della storia dell’Emirato diventa essenziale per comprendere questi passaggi e la loro concatenazione. Il testo ricostruisce in maniera organica le vicende del Kuwait entro il loro contesto naturale: la storia del Medio Oriente e la storia del petrolio. L’Emirato fu un caso diplomatico e passò dalla sfera d’influenza turca a quella inglese già al tempo del progetto ferroviario Berlino-Baghdad. Con la scoperta del petrolio e la nascita dell’Iraq il contesto cambia radicalmente. Nel secondo dopoguerra, l’intero Medio Oriente attraversa una fase di profonda instabilità, ma il Kuwait affronta le sfide della modernizzazione e dell’immigrazione di massa salvaguardando le sue tradizioni. Negli anni ’70 ed ’80 le turbolenze regionali lo investono e preludono all’invasione del 2 agosto 1990.”

E” possibile leggere la prefazione del libro del Prof. Carlo Carraro, Rettore dell’Università “Ca’ Foscari” Venezia sul sito della casa editrice Aracne

Stefano Beltrame, ” Storia del Kuwait. Gli Arabi, il petrolio e la prima guerra del Golfo “, Aracne, Roma, 2013, pp. 372, € 25.00 (versione digitale € 15.00)

Stefano Beltrame è nato a Verona nel 1960. Ha studiato Scienze Politiche e Relazioni Internazionali a Padova. Dopo un’esperienza lavorativa all’estero presso società multinazionali (Procter & Gamble e Johnson & Johnson) è entrato in carriera diplomatica nel 1991. Come diplomatico ha prestato servizio in Kuwait, in Germania, in Iran e negli Stati Uniti. Dal 2010 è Consigliere Diplomatico del Governatore del Veneto Zaia. Biografo italiano di Mossadeq (Mossadeq. L’Iran, il petrolio, gli Stati Uniti e le radici della Rivoluzione Islamica, 2009) ha pubblicato la prima edizione della Storia del Kuwait nel 1999 e, nel 2003, La prima guerra del Golfo. Perché non fu presa Baghdad. Membro dell’Osservatorio Gulf 2000.