Pubblicato il libro “Più svizzeri, sempre italiani” curato dall’Amb. Silvio Mignano

Silvio Mignano, attualmente Ambasciatore d’Italia a Berna, ha curato, insieme a Toni Ricciardi, Storico all’Università di Ginevra, il libro Più svizzeri, sempre italiani. Mezzo secolo dopo l'”iniziativa Schwarzenbach” (Carocci, 2022). Nel libro sono raccolti una serie di contributi di carattere storico e sociale che fanno il punto sulla migrazione italiana in Svizzera cinquanta anni dopo la votazione popolare contro «L’inforestierimento» promossa dall’allora movimento politico «Azione nazionale», rappresentato nel Parlamento nazionale dall’unico esponente James Schwarzenbach, l’antesignano dei successivi movimenti xenofobi europei.
Questa la descrizione del libro dalla quarta di copertina:
“Fra le tante “Italie” sorte nel mondo, quella sviluppatasi in Svizzera, con l’emigrazione prima e con la mobilità poi, ha indubbiamente caratteristiche del tutto particolari e uniche. Questa storia, fatta di tante storie personali e allo stesso tempo collettive, va analizzata nel lungo periodo tra successi e insuccessi, intrecciandola con la nuova mobilità, ripresa con forza a partire dai primi anni del Duemila e molto più composita di quanto si tenda a credere. L’emigrazione italiana in Svizzera nel secondo Dopoguerra si è contraddistinta per varie vicissitudini: Mattmark, la più grave tragedia del fordismo in Svizzera; il fenomeno più esteso di clandestinità migratoria della recente storia occidentale, che ha visto vittime decine di migliaia di bambini; fino a momenti di potenziale rottura, come il voto sull’“iniziativa Schwarzenbach” del 7 giugno 1970 che intendeva limitare il numero degli stranieri al 10 per cento della popolazione totale. I cinque anni da Mattmark a Schwarzenbach hanno probabilmente segnato la svolta e impresso all’emigrazione italiana in Svizzera un corso diverso. Con contributi di: Paolo Barcella, Sandro Cattacin, Rosita Fibbi, Delfina Licata, Marco Nardone, Stéfanie Prezioso e Toni Ricciardi.”
Silvio Mignano, Toni Ricciardi (a cura di). Più svizzeri, sempre italiani. Mezzo secolo dopo l'”iniziativa Schwarzenbach”, Carocci editore, Roma, 2022, pp. 128, € 14,00.
Nato a Fondi nel 1965, Silvio Mignano, diplomatico di carriera, attualmente Ambasciatore d’Italia a Berna, studioso di Dante e scrittore. Ha già al suo attivo diverse opere, a cominciare dai romanzi pubblicati con Fazi (“Una lezione sull’amore” e “Le porte dell’inferno”) e con Robin (“La favola del mercante Docibile e della principessa siriana” e “Pilar degli invisibili”), fino al più recente “Il danzatore inetto” (DeriveApprodi). Le sue precedenti raccolte poetiche sono: “Taccuino nero per il viaggio” (Caramanica, 2003), “Non abbiamo uno sceneggiatore di scorta” (2009), “La nostra ribelle buona educazione” (Premio “Sertoli Salis Grytzko Mascioni”, Manni, 2011), “I Venerdì Santi” (Passigli, 2017) e Nel deserto dell’ora (Passigli, 2022). Tra le altre sue pubblicazioni, le fiabe de “Il regalo del rinoceronte” (Manni) e i racconti di “El Bolígrafo Boliviano” (Robin). È anche autore, con lo pseudonimo di Mario Cabrera Lima e insieme a Claudio Del Punta, della sceneggiatura del film “Haiti Chérie”, vincitore del Premio giuria giovani a Locarno nel 2007 e del Premio per la sceneggiatura al Festival di Mons nel 2008.

“Nel deserto dell’ora”. Pubblicato il nuovo libro di poesie dell’Amb. Silvio Mignano

Silvio Mignano, attuale Ambasciatore d’Italia a Berna, ha  pubblicato un nuovo libro di poesie dal titolo “Nel deserto dell’ora“. Si tratta della quarta raccolta di poesie di Mignano che ha in passato pubblicato : “Taccuino nero per il viaggio” (2003), “Non abbiamo uno sceneggiatore di scorta” (2009). “La nostra ribelle buona educazione” (2011) e più recentemente “I venerdì santi” (Passigli editori, 2017) che ha ricevuto particolare attenzione da parte della critica.
Ecco un estratto dalla prefazione al libro, di Rossano Pestarino:
«Il nuovo libro di Silvio Mignano porta un bellissimo titolo: se il deserto sia quello dell’ora, ossia della partizione di tempo che dobbiamo quotidianamente riempire di vita, oppure quello del nunc, dell’oggi, dell’adesso, è – forse – chiarito solo molto avanti nel libro, in un testo importante, “Dipingere nell’amnesia”: ma in realtà credo che le due interpretazioni possano convivere. Il libro tiene fede alla bellezza e al molteplice significato del suo titolo, in quanto anche questo terzo libro di Mignano è pieno di nunc e di hic (la terza delle quattro sezioni, d’altronde, si intitola “Occupare spazio”): dei tanti luoghi evocati, vissuti, letti, riletti e interpretati, nella vasta esperienza della vita (anzi, delle tante vite) dell’autore, ma anche dell’intreccio tra luoghi e tempi, lontani ma non remoti, tutti presenti alla vigile volontà di una voce spesso, più che lirica, narrante di tenere insieme le fila, di contemplare la sopravvivenza dolorosa ma certa nel “deserto”…»
Silvio Mignano, Nel deserto dell’ora, Passigli Poesia, Firenze, 2022, pp. 144, 16,50€
Nato a Fondi nel 1965, Silvio Mignano, diplomatico di carriera, ha già al suo attivo diverse opere, a cominciare dai romanzi pubblicati con Fazi (“Una lezione sull’amore” e “Le porte dell’inferno”) e con Robin (“La favola del mercante Docibile e della principessa siriana” e “Pilar degli invisibili”), fino al più recente “Il danzatore inetto” (DeriveApprodi). Le sue precedenti raccolte poetiche sono: “Taccuino nero per il viaggio” (Caramanica, 2003), “Non abbiamo uno sceneggiatore di scorta” (2009), “La nostra ribelle buona educazione” (Premio “Sertoli Salis Grytzko Mascioni”, Manni, 2011) e “I Venerdì Santi”, uscita in questa nostra collana di poesia nel 2017 (traduzione integrale in lingua spagnola, a cura di Igor Barreto, Miami, Alliteration; e traduzione parziale in lingua romena, a cura di Eliza Macadan, Bucarest, Eikon). Tra le altre sue pubblicazioni, le fiabe de “Il regalo del rinoceronte” (Manni) e i racconti di “El Bolígrafo Boliviano” (Robin). È anche autore, con lo pseudonimo di Mario Cabrera Lima e insieme a Claudio Del Punta, della sceneggiatura del film “Haiti Chérie”, vincitore del Premio giuria giovani a Locarno nel 2007 e del Premio per la sceneggiatura al Festival di Mons nel 2008. È attualmente l’ambasciatore italiano in Svizzera.

“Il danzatore inetto” – L’ultimo romanzo dell’Amb. Silvio Mignano

Mignano_danzatoreE’ un romanzo l’ultima fatica letteraria di Silvio Mignano, attualmente ambasciatore in Venezuela. Il libro s’intitola Il danzatore inetto (DeriveApprodi, 2018) e si svolge a Cuba, un luogo ricco di suggestioni e di misteri che l’autore conosce molto bene essendo stata la sua prima sede da giovane diplomatico a metà degli anni novanta.

Ecco una breve descrizione tratta dalla quarta di copertina del libro:
“Lo scrittore Aurelio Schiavi arriva a Cuba nell’agosto del ’94 per studiare e tradurre l’opera di José Lezama Lima, ma si perde ben presto nei meandri dell’Avana, costruiti sulle rovine della città e con la materia impalpabile della musica e del ballo, inseguendo Antonia, creatura di inverosimile bellezza ma dai mille misteri. Cercando di capire chi sia davvero la ragazza, Schiavi incontra una galleria di personaggi folli e indimenticabili, addentrandosi man mano nei segreti di una cultura complessa, fatta di mille strati diversi, vivendo avventure di ogni genere, scoprendo il volto allegro e quello crudele della città. Sarà forse un’altra ragazza, Ariadna Andrómeda, a offrirgli la chiave di lettura più profonda e il filo giusto e inatteso per uscire dal labirinto. Ma perché ciò accada Aurelio deve allontanarsi dall’isola, perderla e poi ritrovarla, tornandovi cinque anni dopo.”

Silvio Mignano, Il danzatore inetto, DeriveApprodi, Roma, 2018, pp. 345, € 20,00.

Silvio Mignano è nato a Fondi nel 1965. Scrittore e diplomatico, è attualmente ambasciatore d’Italia in Venezuela, il suo è un nome già molto noto nell’ambito letterario italiano e non solo. Ha pubblicato quattro romanzi, un libro di favelle e  uno di racconti, ha vinto il premio della giuria giovani nel festival del cinema di Locarno del 2007 per la sceneggiatura del film Haiti Chérie di Claudio Del Punta. Ha al suo attivo già  quattro raccolte di poesie: Taccuino nero per il viaggio (2003), Non abbiamo uno sceneggiatore di scorta (2009), La nostra ribelle buona educazione (2011) e I venerdì santi (2017). Collabora da tempo con le riviste “L’immaginazione” (Manni), “L’indice” e “Margini” (Basilea).

Diplomatici-Poeti alla Biblioteca del Ministero degli Esteri

Il 12 gennaio 2012 si è svolta un’originale iniziativa sui Poesia e diplomazia organizzata nell’Ambito del Caffè letterario degli Amici della Biblioteca del Ministero degli Affari Esteri.

In programma  la lettura di poesie di Pasquale BaldocciMario Corinthios, Gaia Danese, Dante Marianacci e Silvio Mignano.

Un’occasione speciale per conoscere un lato meno conosciuto di alcuni diplomatici.

Per maggiori informazioni sull’evento e sui precedenti Caffè letterari è possibile consultare il sito http://caffeperletterati.wordpress.com

Quando i diplomatici scrivono poesie

Uno degli aspetti meno conosciuti dei diplomatici scrittori è quello relativo alla poesia. Non sono molto numerosi i diplomatici italiani che si cimentano con questa forma letteraria ed è quindi con particolare piacere che vi segnalo ben tre libri di poesie recentemente pubblicati.

Il primo è di Silvio Mignano che ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “La nostra ribelle buona educazione” (Manni, 2010). La seconda raccolta è quella di Pasquale Baldocci, con lo pseudonimo di Andrea Bardi, sotto il titolo di “Il Giardino interiore” (Guerra edizioni, 2011). Infine la terza segnalazione di poesie si riferisce a Giovanni Iannuzzi con un libro intitolato “La giostra” (Levante editori, 2011).

Tutti e tre gli autori hanno già pubblicato in passato altri libri di poesie. Per chi fosse interessato, potrà consultare i titoli (e le relative schede) contenuti nella lista disponibile alla pagina: http://baldi.diplomacy.edu/diplo/listbooks.htm

Sia Pasquale Baldocci che Giovanni Jannuzzi sono diplomatici a riposo.

Dati bibliografici:

Silvio Mignano, La nostra ribelle buona educazione, Manni, San Cesario di Lecce, 2010, pp. 160, € 18,00
Il libro è disponibile in libreria e può essere acquistato anche attraverso le principali librerie online (ad esempio http://www.ibs.it)

Andrea Bardi (Pasquale Baldocci), Il Giardino interiore, Guerra edizioni, Perugia, 2011, pp. 43
Il volume, stampato in 500 copie, non è in commercio, ma la versione completa (ebook in formato PDF) può essere scaricata gratuitamente alla pagina: http://baldi.diplomacy.edu/baldocci

Giovanni Jannuzzi, La giostra, Levante Editori, Bari, 2011, pp. pp. 111, € 10,00
Il libro puo’ essere acquistato online presso il sito della casa editrice:
http://www.levantebari.com/ven27mis.htm